…le parole sono spie significative per rintracciare la nostra alterità. E per smascherare la consuetudine delle parole e delle frasi fatte che ci definiscono secondo un modello e un disegno maschile.
Se dico: il mestiere più antico del mondo, tutti – proprio tutti – pensiamo alla prostituzione. E ci dimentichiamo che fin dall’antichità l’origine simbolica della prostituzione sta negli stupri, nella prostituzione sacra, nell’ossessione degli uomini per le Amazzoni, nel ratto delle Sabine, negli stupri etnici, sia in Europa che in Africa che ovunque, e mi fermo qui.
Ma quel mestiere è scolpito nella carne delle donne e nel giudizio degli uomini, tanto da occultare che prima della prostituzione vengono gli stupri, gli abusi e le violenze sulle donne che si vuole che si prostituiscano: il fenomeno della tratta lo svela in tutta la sua brutalità. Una volta ridotte a merce quelle donne vengono messe sul mercato dove uomini potranno godere dell’umiliazione di un essere umano addomesticato con la violenza. Appunto una violenza sessuata. E in cambio daranno del denaro a quella donna che lo consegnerà a quello che l’ha ridotta in schiavitù. Uno scambio di favori!
Le prostitute sono poi un monito per tutte: sono le “altre” che avremmo potuto essere, ma se le donne cominceranno – se cominceremo noi per prime – a pensare e poi a dire a voce alta che il mestiere più antico è quello del violentatore, ciascun genere saprà in che cosa si deve rispecchiare.
Pina Nuzzo
https://scrittiperamoreperdisciplina.com/50e50/documenti/oggi-quando-si-dice-50e50/
foto, 2009, manifestazione a Brescia in conclusione della Staffetta
da parte delle donne, il mestiere più antico del mondo è la sciamana
"Mi piace"Piace a 1 persona
anche la raccoglitrice..
"Mi piace"Piace a 1 persona