Sicilia

La Staffetta è partita dalla Sicilia, luogo in cui sono stati lasciati anche i primi messaggi all’interno dell’Anfora. Eccone alcuni…

 

anfora-con-messaggi

La violenza sulle donne è il più disarmante atto che un uomo può compiere. Noi dobbiamo ribellarci e riuscire a sconfiggere questo grandissimo problema, perché siamo NOI DONNE che ne risentiremo in prima persona. 16 anni, una vita davanti e tante prospettive

Spero che questo gesto e queste tappe fatte in varie città d’Italia possano far comprendere a noi ragazzi un problema che ci affligge nel nostro paese, cioè la violenza sulle donne.

E il giovane re chiese alla vecchia strega: “Ho chiesto a tante donne cosa faccia veramente felice una donna, ma ho avuto risposte che non mi convincono. Sai rispondere tu?” E la vecchia disse: “La cosa che può fare veramente felice una donna è essere padrona di se stessa“.

Violenza è anche lo sguardo di certi uomini per strada.

Un foglio bianco, questa è la violenza, questa è la mia vita, ti annulla anche i ricordi perché vuoi solo dimenticare.

Salve, sono una ragazza di Lentini di 18 anni. Nonostante la mia situazione non sia stata (e non è) delle peggiori, ho purtroppo subito anch’io delle violenze, morali e fisiche, nel corso della mia breve vita. Potrei parlare di mio padre, le cui violenze sono state esclusivamente morali e che negli anni hanno influenzato me e soprattutto il mio carattere, rendendomi una bambina e poi una “donna” estremamente fragile e insicura. Violenze morali che mi accompagneranno tutta la vita. Le violenze che ho subito mi rendo conto che non sono (e dico grazie a Dio) state forti e barbare come alcune violenze che ho avuto l’orrore di sentire, altre violenze che ho subito e di cui ho una conoscenza più adulta e completa è quella subita da mio fratello, più grande di me sia di età che di stazza. Da mio fratello sono stata “punita” perché ho chiesto privacy e libertà che, nella sua mente bigotta e gelosa, significavano troppo. Ho ricevuto pugni e calci da questo mostro iroso e, non contento, uno sputo in faccia in segno di sprezzo per quella “puttana” di sua sorella. Credo sia doveroso dire che la libertà che chiedevo era di poter passare più tempo con il mio fidanzato e di poter avere la privacy di tenere per me i miei messaggi sul telefonino. Adesso le cose vanno meglio a casa mia e mia madre, che ha subito violenze insieme a me, è più tranquilla, ma non posso nascondere l’immenso odio e voglia di UCCIDERE mio fratello e mio padre per tutte le umiliazioni subite. Grazie!

E’ incredibile come certi uomini possano credersi ancora uomini avendo il sangue di una donna sulle mani. Uomo svegliati, apri gli occhi e guardati intorno e dimmi se sei veramente uomo.

Chi maltratta una donna è uno stronzo.

E’ stata molto bella l’idea della staffetta! Mi auguro che tante altre donne possano unirsi all’Anfora! Come figlia di partigiano vi dico: combattiamo! Ricordandomi di Maria Durand, vi dico Resistere!! Napoleone disse: “Le mani di colei che dondola la culla dirigeranno il mondo”.

Non serve far valere la propria autorità con la violenza, usa la testa. Questo messaggio è rivolto a tutti gli uomini che si sentono veri uomini solo se provocano violenze sulle proprie donne.

Oggi si capisce quanto gravi siano i reati commessi dagli uomini sulle donne. Le donne hanno in loro un coraggio smisurato, a volte non arrivano a tirarlo fuori. Spero che sempre più spesso si diffonda questo potere affinché queste ingiustizie cessino finalmente.

Questo pensiero è per tutte le donne che subiscono violenza. Questo grazie è per tutte le donne che si sono ribellate. Questo mio impegno è per invitare tutti quegli uomini che fanno questi atti osceni a smettere.

In macchina pensavo ancora a che cosa avrei dovuto scrivere nel biglietto. Ascoltavo il giornale radio e ho sentito che una donna è stata uccisa a colpi di coltello, forse dopo una lite con un uomo. Ho concluso una cosa: non c’è niente da dire, ma solo da lavorare, da lottare. Tutte le donne hanno il diritto di vivere, in pace! Stop alla violenza sulle donne!

La violenza non è mai giusta, in particolare quella sulle donne, che però la maggior parte delle volte le donne sono sole contro un gruppo di uomini. Mi sembrano cose incredibili che delle ragazze possano essere uccise perché sono incinta o perché hanno un ragazzo italiano. Per il primo caso mi sembra incredibile perché ormai nel 2008 ci sono moltissime opzioni per risolvere questo problema. Per il secondo penso che sia davvero impossibile pensare di ammazzare una figlia perché non portava il burqa e aveva un fidanzato italiano. Io penso che una famiglia proveniente da un altro paese si deve ambientare alle usanze del paese ospitante pur mantenendo la loro religione e la loro tradizione.

La violenza sulle donne è un simbolo di impotenza. E’ un modo squallido per esprimere una inesistente superiorità da parte di persone con problemi mentali.

Mamma ti voglio bene, io sì.

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima, ecco perché quando guardi negli occhi di una donna che è stata violentata vedi l’anima di questa completamente distrutta.

Purtroppo esistono religioni e culture in cui la donna non viene vista come persona ma come oggetto. Purtroppo sono società con pochi valori. Un uomo non è nessuno e come nessuno può decidere sulla vita di una donna. Per quanto riguarda le violenze sulle donne da una parte credo bisognerebbe essere più tutelati. Gli stupratori, per esempio, se ne vanno in giro tranquillamente tanto sanno che non gli succede nulla. Credo che oggi come oggi in quella che tutti chiamano una società sviluppata sia inammissibile che esistano queste prepotenze e situazioni, ci si dovrebbe ribellare una volta per tutte e pretendere che ci siano conseguenze per chi viola la donna.

Quando ero ragazza mi trovavo a Latina. Un signore di buona famiglia, maturo, in un luogo buio mi palpò i seni dopo avermi serrato fra le sue braccia. Già qualcuno mi faceva sentire da meno perchè ero siciliana, quell’episodio mi umiliò moltissimo ancora di più. Capisco perché le donne che subiscono violenza tacciono e non la denunciano, perché provano vergogna e umiliazione. Non si capisce perché proprio a te capitano queste cose. Forse vali meno delle altre.

Mai più Ifigenie.

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