Toscana

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FIRENZE

Un significativo momento per tutte noi. Grazie Udi.

Perché nessuno dimentichi chi si è sentita sola.

GROSSETO

A 18 anni è morta mia madre, ed è cominciato l’incubo, mio padre ha cominciato ad abusare di me. Il primo uomo che ho incontrato l’ho sposato, ma le mie disgrazie non sono finite. Sono riuscita a fatica a uscire da questo tunnel e oggi è tutto un brutto ricordo. Mi auguro che l’attività che i centri contro la violenza sulle donne continuino ad esistere per non essere più sole ad affrontare la violenza.

Un messaggio forte contro la violenza: questo rappresenta l’anfora. Per mia nonna. Per mia madre. Per mia figlia. Per tutte le donne.

Per fortuna sono italiana e non devo usare il burqa.

Un mundo mejor y mas igualitario para todas las mujeres del mundo. Donna argentina

Mai più vergogna davanti allo specchio. Il Signore mi ama e mi dà la forza per vivere e sperare.

La solidarietà femminile continua da anni a emozionarmi.

Ciao anfora, ti saluto con un misto di dispiacere e di gioia. Dispiacere perché mi mancherai, gioia perché so che intorno a te tante altre donne potranno provare emozioni sentimenti come abbiamo fatto noi. Buona staffetta.

VALDICHIANA

Avevo 11 anni, le chiesi di uccidermi, perché non potevo più vedere, pensarci, sopportare. Lui ci picchiava molto, ogni notte, ogni giorno, da anni, per anni. Le chiesi di lasciarlo, le chiesi di lasciare che io lo uccidessi. Lei disse no, lei era mia madre, lui era mio padre, si amavano, nell’unico modo in cui sapevano farlo. Ma non amavano noi, me ne sono andato…

Molte donne che hanno subito violenza ci parlano del loro senso di colpa o della vergogna che provano. E’ chi agisce violenza a doversi vergognare.

La violenza non è lontana…anche se non ci tocca di persona… riguarda sicuramente qualcuno vicino… più vicino di quanto crediamo… se ci tappiamo gli occhi e il cuore… non cambierà mai nulla… se un giorno toccherà a noi… saremo sole, tanto SOLE.

SIENA

Ho subito violenza da un “uomo” e sono stata salvata e aiutata da un altro “uomo”.
Denunciamo la violenza ma riappropriamoci anche dei rapporti con i tanti uomini “degni”.

NON TOCCATE IL CORPO, non manipolate le coscienze.

Ieri pomeriggio, giocando con un gruppo di bambini, ho chiesto ad ognuno, in cambio della colazione, di donare alla custode un pensiero bello. Tutti i bambini/e si sono sentiti in imbarazzo e dopo molti minuti di silenzio un bambino mi ha chiesto in un orecchio se le poteva dire “vorrei fotterti”. Dopo avergli spiegato che non era una cosa carina (anzi!) mi sono chiesta :”Come è possibile che i nostri figli non siano capaci di distinguere cosa è violento, cosa è carino, cosa è rispettoso?”.

Grazie per questa esperienza, ho sentito entrare muova linfa dentro di me: parole, emozioni, riflessioni che hanno rimesso in movimento parti di me un po’… addormentate.

Anfora contenitore spirale amore la donna, le radici femminili in una spirale di consapevolezza.

“Con il cuore indolenzito” e la speranza che questa iniziativa possa fare riflettere le Istituzioni di questa città sul problema della violenza domestica.

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Siena Val di Chiana

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