…donne di ogni età, donne di ogni cultura, provenienti da ogni luogo

di Rosaria Iacobino

E’ stato un pomeriggio bellissimo, una grande festa durante la quale è stato ripercorso il lavoro di un intero anno: c’era un palcoscenico, c’era la musica, c’era il monitor che ci mostrava le foto che testimoniavano il percorso dell’anfora e c’erano soprattutto le protagoniste di questa grande festa: DONNE, donne di ogni età, donne di ogni cultura, provenienti da ogni luogo, tutte pronte a urlare all’ unisono MAI PIU’, mai più la violenza sulle donne.

La manifestazione è cominciata alle 15.00 circa quando la Portastaffetta della Lombardia dopo una breve introduzione ha invitato sul palco alcune personalità del comune di Brescia, tra cui la presidente della Commissione delle Pari Opportunità, una rappresentanza del Centro Anti Violenza, e tutte hanno ringraziato e si sono dimostrate entusiaste e commosse per questa Staffetta.

Come ultima, ad introdurre questo momento, è stata chiamata (e non poteva mancare !) Pina Nuzzo, presidente della Udi Nazionale. Pina si è dimostrata quasi commossa del momento. Con la voce tremante dall’ emozione ci ha raccontato come questo progetto ha preso vita, ci ha raccontato la sua preoccupazione e paura che l’anfora potesse rompersi durante il lungo viaggio che avrebbe affrontato, e ci ha raccontato poi della sua meraviglia e rassicurazione nel vedere quanto le donne, con le loro amorevoli cure, proteggevano l’ Anfora. Per finire, ci ha raccontato del suo stupore nel vedere come le donne ad ogni tappa dell’anfora si impegnavano per rendere il momento speciale: chi ha improvvisato delle danze, chi ha acceso una candela e proposto una fiaccolata, chi ha cantato una canzone, chi ha steso le lenzuola alla finestra al passaggio dell’ anfora, come si faceva una volta, ha detto Pina Nuzzo; ogni luogo una cosa diversa, ognuna ha messo a disposizione le proprie risorse per unire una sapienza antica ed un bisogno di oggi. Pina poi ha concluso il suo intervento dicendo: “…le donne devono uscire dalla solitudine riconoscere le proprie capacità ed insieme devono poter cambiare tutto!”

Dopo l’intervento di Pina Nuzzo, dopo aver ascoltato le parole del canto Amazing Grace, sul palco è finalmente arrivata la vera protagonista di questa staffetta: L’ ANFORA. L’anfora questa volta è stata accompagnata da quattro donne, due delle quali erano non vedenti, dell’ Associazione non vedenti di Brescia; questo per non dimenticare le donne disabili, e per non dimenticare che il 50% delle violenze sulle donne viene subito da disabili, e questo viene spesso taciuto. Sono state lette alcune poesie, una delle quali era stata scelta tra i tanti messaggi dell’anfora, le altre sono state lette da altre due donne dell’associazione non vedenti, usando il metodo brail.

Dopo la lettura di queste poesie sono salite sul palco Cristina Colombo e Lina Coppola, altre due donne, meglio due attrici che con grande professionalità hanno letto ed interpretato alcuni dei messaggi dell’anfora. E’ stato un momento molto toccante: questi messaggi rappresentavano pensieri, testimonianze di vita vissuta, desideri…questi messaggi erano scritti da donne, ma anche da uomini, da ragazze /i e qualcuno anche da bambini/e.

La manifestazione ha proseguito poi con musica (c’era una cantante, ma perdonatemi…non me ne ricordo il nome !), per concludersi con i saluti finali intorno alle 18.00. Insomma, anche ieri come durante tutto questo anno di staffetta, ogni donna ha usato le proprie risorse e le proprie capacità per la riuscita dell’ evento.

E’ stato un pomeriggio bellissimo, ricco di gioia nell’ essere lì, ricco di amore, ricco di voglia di voler cambiare il mondo, ricco di speranza… Alla manifestazione erano presenti diversi gruppi: una rappresentanza della CGIL, una rappresentanza della FDEI con la presidente della FDEI nazionale, c’era un gruppo di donne evangeliche, e persino le ragazze della Brescia Calcio Femminile ed i clown di corsia che regalano un sorriso a chi è costretto in ospedale, e tanti, tanti gruppi ancora…

Alla manifestazione c’ero anch’io (e devo ringraziare mio marito che con grande pazienza mi ci ha accompagnato da Treviso!), e sono contentissima di avervi partecipato e di aver portato i miei figli, un futuro uomo ed una futura donna.
E’ stata un’ esperienza che sicuramente mi ha arricchito l’ animo… non la dimenticherò mai!

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