Catanzaro

Comunicato stampa 

L’Associazione Donne in Cammino, nel mese di settembre 2008 ha aderito all’iniziativa dell’Udi (Unione Donne in Italia) che ha indetto una Staffetta di donne contro la violenza sulle donne. La Staffetta è partita il 25 novembre 2008, giornata internazionale contro la violenza alle donne, da Niscemi in Sicilia, dove è stata assassinata Lorena, e si chiuderà a Brescia, dove è stata uccisa Hiina il 25 novembre del prossimo anno. “Simbolo e testimone della Staffetta dell’Udi è un’anfora con due manici in modo che possa essere portata da due donne, a significare l’importanza della relazione per noi. In ogni paese o città in cui la Staffetta passerà, le due donne che l’hanno avuta in consegna la consegneranno ad altre due, pubblicamente, e le donne che si faranno carico del suo passaggio potranno imbastire iniziative pubbliche le più varie, seminari, dibattiti, mostre, proiezioni video…”

Nella città di Catanzaro l’Associazione Donne in Cammino si prepara ad accogliere con una cerimonia l’Anfora proveniente da Reggio Calabria il 14 Gennaio 2009, e, successivamente la passerà alla città di Lamezia Terme il giorno 17 alle ore 17,30, da dove l’anfora proseguirà il suo viaggio verso le altre “stazioni” aderenti al progetto. Intorno a questa opportunità, l’Associazione ha ritenuto fondamentale (vista l’importanza della tematica per le politiche femminili) di coinvolgere il Comune di Catanzaro (Assessorato alle Pari Opportunità – Assessora Tommasina Lucchetti) che ha mostrato grande sensibilità e disponibilità nell’accogliere l’iniziativa nella “Casa” dei cittadini e delle cittadine catanzaresi. Nasceranno da questa sinergia le tre giornate del 14- 15 e 16 GENNAIO 2009, in cui si terranno dalle ore 16,00 in poi nei locali del Comune di Catanzaro una serie di eventi commemorativi, formativi e di intrattenimento (di cui verrà fatta una diffusione più dettagliata nei prossimi giorni) aperti alla cittadinanza, a tutte le associazioni che lavorano per le donne o a quelle che vorranno sostenere la staffetta. Ogni donna presente in questi tre giorni potrà avvicinarsi e mettere nell’anfora un biglietto con i propri pensieri, denunce, parole o immagini.

Il contenuto di questa anfora è molto doloroso. La violenza che altre donne meno fortunate di noi subiscono CI RIGUARDA TUTTE, anche perché i dati ci dicono che la maggior parte delle violenze avviene nelle “nostre” case. Noi vogliamo chiederci perché e vogliamo rifletterci insieme a voi ed alle istituzioni che ci ospitano con grande solidarietà. Come DONNE IN CAMMINO, da 10 anni a Catanzaro proponiamo un percorso individuale, di coppia, e di sostegno psicologico per la prevenzione della violenza di genere e promuoviamo un processo di cambiamento e di trasformazione personale che coinvolga anche il sesso maschile, come è nei nostri scopi statutari. In particolare proponiamo un cammino di autocoscienza sulle responsabilità educative delle madri dei figli maschi e sul ruolo del padre come garante delle regole e dell’approdo al principio di responsabilità e sensibilità dell’individuo, senza il quale non esistono le basi per una cittadinanza attiva e per il rispetto della legalità.

Noi riteniamo che il divario che si è creato nei secoli e negli ultimi 10 anni tra il maschile ed il femminile, unito alla non conoscenza del funzionamento del corpo delle donne e degli uomini che ancora oggi non viene insegnato ai bambini ed alle bambine, concorre a mantenere la violenza tra i generi, e la nostra associazione ha specificatamente lo scopo di colmare questo divario. In questi tre giorni, sostenute dalle iniziative che verranno organizzate con l’amministrazione comunale, desideriamo interrogarci sulla “complicità” con le varie forme di violenza di cui – riteniamo – siamo tutti un po’ portatori, e contiamo anche di cominciare a riflettere, oltre che sull’educazione alla non violenza, anche sulla terapia dell’aggressore. Così come ci sentiamo vicine alle donne colpite, ugualmente, come educatrici, mogli e madri ci sentiamo co-responsabili delle cause che originano questo disagio, e desideriamo partecipare attivamente e assieme agli uomini ed ai padri, al miglioramento dei processi educativi per non perpetuare modelli arcaici di sopportazione, violenza e connivenza . Vi preghiamo di voler dare ampia diffusione a questo comunicato ed alle iniziative di gennaio. Grazie. Donatella Ponterio (Presidente dell’Associazione Donne in Cammino)

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