Abbiamo voluto un’anfora perché questo oggetto ha accompagnato la vita quotidiana delle donne nei secoli e a tutte le latitudini, perché la sua forma richiama il corpo femminile.
Ma come doveva essere quest’anfora perché fosse facilmente trasportabile? Non doveva essere troppo pesante per poter essere portata da donne di ogni età e in ogni situazione. Non doveva essere troppo fragile per attraversare indenne l’Italia.
Ci siamo consultate e mi hanno detto: fai tu. Così mi sono orientata su un’anfora di terracotta come ricordavo nella mia infanzia; l’ho trovata a Cutrofiano nel Salento. Era bella anche al naturale, ma volevo di più. Volevo scoraggiare chiunque a scriverci sopra o coprirla di adesivi e loghi, durante il suo viaggio. Per questo doveva essere preziosa, un oggetto da maneggiare con cura e con attenzione. LEGGI TUTTO